L'ingegner Giovanni Lombardi, responsabile della progettazione del tunnel stradale inaugurato nel 1980, tiene a precisare che già negli anni Sessanta-Settanta «il progetto iniziale prevedeva due canne, poiché si trattava della soluzione più sicura». 

Nel messaggio presentato al parlamento federale, «il governo propose però la costruzione di una sola galleria, ritenendo che il traffico non sarebbe stato eccessivo e aggiungendo che in ogni caso durante i mesi estivi si poteva contare pure sulla strada del passo».

La seconda canna sarebbe stata costruita soltanto se il volume di traffico avesse superato il milione di passaggi all'anno. In realtà, continua Lombardi, «un anno dopo l'inaugurazione il tunnel era già stato percorso da 2,5 milioni di veicoli [oggigiorno sono circa 6]. Ma la promessa è stata dimenticata».

In seguito all'incidente del 2001 sono state introdotte diverse misure per aumentare la sicurezza, ad esempio il sistema del "contagocce" per regolare l'afflusso di camion. Ciononostante, la situazione non risulta sostanzialmente mutata: «È stata rifatta la soletta laddove era crollata e sono stati aggiunti alcuni segnali supplementari. De facto, si è ristabilita la situazione precedente», osserva l'ingegnere.

Giovanni Lombardi sottolinea un altro elemento relativo alla sicurezza: «Non va dimenticato che il San Gottardo resta una delle gallerie stradali più lunghe del mondo, ragion per cui qualche precauzione supplementare sarebbe opportuna». 

Personalmente ritengo una priorità completare questo traforo dell'orrore.

Ci possono essere un sacco di motivazioni interessanti, ma non si sente quasi mai parlare di sicurezza.

Si tratta di un vero e proprio incubo, paragonabile alla roulette russa.

Probabilmente si aspetta un altra tragedia, prima di aprire gli occhi e accorgersi che cosi non va bene.

Anni fa sono stato per un breve periodo all'interno di questo tunnel, di notte per alcuni lavori di manutenzione all'impianto elettrico.

In quel occasione ho visto da vicino la pericolosissima situazione di precaria sicurezza.

Esiste anche un cunicolo d'emergenza, parallelo e collegato al tunnel ogni 500 m. Ma è stretto e quasi inutile. Sembra di stare in una vecchia e umida miniera, dove ci passa a stenti un furgoncino.

Poi c'è il tunnel principale con i marciapiedi troppo stretti, e molto alti. Dove è praticamente quasi impossibile correre e scappare al buio, senza slogarsi una caviglia.

Ma vi rendete conto !? 

..è assurdo e inconcepibile avere il traffico nei due sensi in uno spazio cosi ristretto, è da incoscenti ! 

Sulle strade l'imprevisto è dietro l'angolo, è sufficiente un malore, una gomma forata, una distrazione, un bicchierino di troppo, ecc.. e voilà un bel incidente frontale

...se poi la strada si trova all'interno di un tubo lunghissimo... auguri ! 

Con 2 tubi separati, si avranno 2 corsie per tubo, ma solo una sarà utilizzata dal traffico. Nella seconda corsia sarà vietato circolare.

In questo modo si avranno a disposizione le 2 corsie d'emergenza libere dal traffico, e si riducono notevolmente i tempi d'intervento per i mezzi di soccorso.

Inoltre, si elimina completamente la possibilità di un incidente frontale

Adesso speriamo che non ci siano troppe opposizioni, e che si inizia presto a scavare.